Emanuela Trovato, attrice e coach di voce

Vi riportiamo un’intervista a Emanuela Trovato,conduttrice del corso di voce naturale in programma a ottobre a catania, pubblicata sul sito dell’Associazione Akkuaria. Nella foto è insieme a Kristin Linklater. http://www.associazioneakkuaria.it/?p=6315

Dopo l’incontro folgorante, nel 2008, con la tecnica di voce che Kristin Linklater insegna in tutto il mondo da oltre sessant’anni, l’attrice catanese Emanuela Trovato sperimenta in prima persona quanto la sua tecnica per liberare e potenziare la voce naturale sia straordinaria anche per indagare il rapporto fra respiro, corpo, voce, mente e testo, al punto da decidere, nel 2015, di intraprendere il percorso per diventare insegnante certificata. 
Consegue il diploma di Master all’Università La Sapienza di Roma “Dinamiche dell’espressione vocale con il metodo Linklater” nel 2017 ed è insegnante di Voce Linklater in corso di accreditamento. 
La incontriamo presso lo Studio Gagliano di Catania, che offre il corso all’interno della propria offerta formativa.

Emanuela, attrice e coach di voce, parola e performance: cosa fai esattamente?
Da attrice, recito e insegno a recitare; da coach, alleno le persone, con tecniche attoriali, a sviluppare competenze utili anche in altri ambiti professionali e personali, relative, appunto, alla voce, al parlare e alla performance.

Come coach di parola, oltre che di dizione in italiano, ti occupi anche del nostro bellissimo dialetto, spesso richiesto agli attori di cinema?
Sì, ho la fortuna di parlarlo molto bene, in versione catanese, per le mie origini, e anche in  palermitano, acquisito con la famiglia di mio marito. Ho sempre adorato il dialetto, fin da piccola imitavo i nonni che lo parlavano, così ho imparato molti detti e termini antichi.
Ora, vivendo a Roma, la cosa più comica che mi capita è di preparare altri attori alla recitazione in siciliano, mentre io difficilmente vengo scelta per fare la siciliana, per via dei miei colori non mediterranei. Per fortuna mi rifarò nella seconda serie de La mafia uccide solo d’estate, dove interpreto la moglie del mio vero marito, Giovanni Carta, attore anche lui (questo per la seconda volta, è così nella seconda serie de Il paradiso delle signore)]

Chi si rivolge a te? 
Tipicamente, attori per la preparazione ai provini; autori che vogliono presentare e leggere i loro libri; professionisti interessati al public speaking e alla performance in senso lato. Quasi sempre, le persone che studiano con me convogliano prima o poi in un percorso di voce Linklater (e questo è il mio obiettivo).

Che cos’è la voce Linklater?
La voce naturale, che ciascuno possiede per nascita, finalmente liberata da blocchi e inibizioni – come tensioni fisiche ed emotive, che la ingabbiano fino a far credere che la propria voce sia quella a cui si è abituati – potente e in grado di esprimere ogni sfumatura di pensiero, sempre connessa al proprio stato emotivo e al proprio corpo.

Ha a che fare con la mindfulness?
Nel senso letterale del termine, sì, perché porta l’attenzione della mente nel corpo, in modo molto accurato, con esercizi fisici e visualizzazioni, che permettono di entrare in contatto anche con la muscolatura involontaria. Nell’uso comune, mindfulness è usato però anche come abbreviazione  di un percorso psicoterapeutico, di cui esiste un protocollo preciso, in ambito esclusivamente medico e pertanto, in questo senso, è molto lontano dalla mia attività.

Chi può partecipare?
Chi vuole esplorare, liberare e potenziare la propria voce ed è disponibile a mettersi in gioco, in un lavoro approfondito sul proprio corpo-mente. Non ci sono limiti particolari e non serve alcuna conoscenza pregressa sull’argomento.

Dove si può frequentare un corso di voce Linklater in Sicilia?
Sto per diventare la prima insegnante di questa tecnica qui, nella mia amatissima terra, dove sarò felicissima di portarla spesso e in più parti: sarò al festival di Calatafimi Segesta in agosto, a Catania in ottobre e a Messina in novembre, con l’associazione LavorOperAzione a cura di Antonella Rosetto Ajello.

Il primo corso a Catania in ottobre è organizzato da Studio Gagliano. Come nasce la collaborazione fra voi?
Io e Gaetana Gagliano ci conosciamo da alcuni anni, perché entrambe lavoriamo nell’ambito della formazione manageriale e, pur con competenze diversissime – lei sulla formazione outdoor e consulenza di direzione, io sulla comunicazione – abbiamo in comune la passione per la crescita personale e gli approcci di tipo olistico, che prevedono il coinvolgimento della persona nella sua interezza. La tecnica Linklater è proprio così, dunque abbiamo pensato di rivolgere ad un pubblico   di professionisti non attori, come li chiamo io, questo percorso alla scoperta della propria voce parlata.
Da un progetto pilota, svoltosi nel 2016, cui hanno partecipato alcuni formatori, un’insegnante ed un’attrice, è nata l’idea di proseguire, aprendo anche ad altri questo viaggio affascinante e sorprendente, per liberare se stessi attraverso la propria voce.

Gaetana, Perché hai voluto portare all’interno della tua attività professionale il corso di voce Linklater di Emanuela?
Te lo dico con tre parole chiave: lavoro su se stessi, presencing e efficacia comunicativa.
Lo sviluppo della managerialità nelle imprese passa da un’innovazione nei processi organizzativi e dallo sviluppo di competenze trasversali nelle persone che ci lavorano e, in particolare, che le guidano. Io intervengo in entrambe le tipologie di azioni con attività di innovazione gestionale e con la formazione, soprattutto esperienziale.
Non c’è sviluppo di competenze trasversali se non c’è la voglia di lavorare su se stessi e superare i propri limiti.
Non c’è efficacia e autoefficacia se non si raggiunge un alto livello di presencing, come capacità di allineare mente-corpo, stare nel qui e ora, essere autentici, guardare la realtà senza portarsi dietro convinzioni limitanti.
Non c’è possibilità di raggiungere risultati senza la capacità di intessere relazioni efficaci che passano da una buona comunicazione con l’altro.
Il corso di voce Linklater di Emanuela, che io ho, molto orgogliosamente, portato per prima in Sicilia, si presta molto bene a rispondere a queste tre parole chiave, tanto che ho pensato di inserirlo all’interno di un progetto di master per una leadership ispirata che ho in mente di realizzare. Trovo molto utile inserire tale percorso all’avvio del programma proprio per la sua capacità di “liberare” se stessi e la propria voglia di comunicare.
 
Visto che tu hai già frequentato il corso, puoi raccontarci i risultati che hai ottenuto?
Certamente! Un primo grande risultato è che mi sorprendo capace di comunicare anche in contesti in cui prima non riuscivo. E’ come se avessi tolto un tappo e quindi mi espongo più facilmente. Un secondo risultato è che sono sempre più consapevole della mia voce e di come essa sia connessa alle mie emozioni e questo mi consente di utilizzarla meglio in funzione dei miei obiettivi. Insomma, mi sento una persona nuova!